Una tazzina così piccola, ricolma di emozioni, tradizioni, sapori e odori, abitudini, insomma…al caffè nessuno riesce a rinunciarvi. C’è chi si definisce “caffeinomane”, chi lo consuma moderatamente o solo in compagnia, fatto sta, che il caffè è fortemente presente nella nostra tradizione come fosse un marchio di fabbrica.
Ecco perché sono in molti a chiedersi se davvero faccia così male come si sente spesso dire, e cosa comporta berne tanto. D’altronde ci sono tante tipologie di caffè e modi di consumarlo, sono tutti dannosi? Scopriamolo!
TUTTI I TIPI DI CAFFÈ. QUALI PREDILIGERE.
Come ben sapranno gli amanti del caffè, ce ne sono varie tipologie, per ogni gusto o esigenza e vari modi per prepararlo.
Tecniche di preparazione del caffè più comuni:
- Caffè in moka
- Caffè in cialda
- Caffè in capsula
- Caffè solubile
Modi di bere il caffè più apprezzati:
- Caffè ristretto
- Caffè macchiato
- Decaffeinato
- Caffè corretto
- Caffè freddo
- Caffè con aggiunta di varie creme a tutti i gusti (nocciola, pistacchio ecc…)
Poi c’è chi lo preferisce in tazza o in vetro, chi nei bicchieri monouso, insomma… potremmo stare per ore a parlare di tutte le abitudini legate intorno a questa bevanda così speciale.
Ma la vera domanda è una, c’è un tipo di caffè, o una modalità di preparazione che fa più o meno male delle altre?
La risposta è no, non c’è un tipo di caffè o di preparazione che fa più male delle altre, dipende tutto dalla quantità di assunzione del caffè, perché se si esagera, allora potrebbero sorgere delle ripercussioni.
Cerchiamo di capire cosa potrebbe succedere al nostro organismo con l’abuso di caffè, e quali benefici invece potremmo ottenerne con un consumo moderato.
QUALI BENEFICI E CONSEGUENZE COMPORTA IL CONSUMO DI CAFFÈ AL NOSTRO ORGANISMO?
I pro del caffè:
Consumato moderatamente, il caffè può portare dei benefici alla salute, ad esempio, si pensa che il caffè abbia un effetto benefico sulle prestazioni cognitive e sulla tolleranza al dolore. Inoltre da molti studi emerge che la caffeina fa aumentare la vigilanza e rende più reattivi.
È stato anche studiato che possa essere importante per la prevenzione di alcune patologie, come ostacolare il formarsi dei calcoli biliari e del cancro alla cistifellea, il caffè potrebbe ridurre anche il rischio di malattie cardiovascolari. Per quanto riguarda le patologie neurologiche, invece, il caffè risulta un alleato contro il rischio di depressione e di suicidio.
I contro del caffè:
Non ci sono veri e propri studi contro del caffè, piuttosto sull’ abuso che spesso tendiamo a farne.
Un consumo non moderato di questa bevanda può indurre degli stati d’ansia, insonnia, irrequietezza, agitazione psicomotoria, tachicardia.
Inoltre se è vero che una tazzina di caffè amaro contenga circa 1 sola caloria, è anche vero che la maggior parte delle persone lo assume zuccherato, quindi, più caffè bevono, più zucchero assumono, ed è questo che fa ingrassare, non il caffè in sé.
Per concludere, come per ogni cosa, la verità sta nel mezzo, perché sono gli eccessi a danneggiare il nostro organismo.
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